Dal 1 al 9 marzo, il Teatro Massimo Bellini di Catania ha risuonato di note e emozioni con la prima mondiale dell’opera “La lupa” e “Il berretto a sonagli”. Uno spettacolo che ha portato sul palco una nuova interpretazione della commedia di Luigi Pirandello, commissionata appositamente all’acclamato compositore Marco Tutino e al talentuoso librettista Fabio Ceresa. Diretto da Davide Livermore, il dittico comprendeva anche “La lupa”, un melodramma tratto dalla novella di Giovanni Verga.
Per illuminare e dare vita a questo spettacolo unico, il lighting designer Gaetano La Mela ha scelto con cura i prodotti distribuiti da RM Multimedia. Un’ampia gamma di dispositivi, tra cui 10 BMFL Blade, 10 Spiider, 10 T1 e 4 DL4S Profile firmati Robe Lighting, i quali hanno permesso di creare atmosfere suggestive e coinvolgenti.
Gaetano ha condiviso con noi la sua esperienza e il suo processo creativo dietro le quinte di quest’opera teatrale.
“È stata una prima assoluta per me”, ha raccontato. “La mia prima firma per un’opera, la mia prima collaborazione con Davide Livermore e la mia prima volta al Teatro Massimo Bellini di Catania. Tutto era nuovo e stimolante.”
La sfida più grande, ha spiegato il lighting designer, è stata bilanciare la luce del ledwall con gli elementi scenici e le performance degli artisti. “Ho scelto i BMFL per la loro potenza e versatilità. Ne ho posizionati due in sala, nel palco reale e , grazie alle lame sagomatrici, abbiamo realizzato una striscia di luce variabile che mi serviva per schiarire le ombre. Gli altri BMFL invece, li ho montati in americana in posizione di tagli alti distribuiti su 4 americane. In questo modo, grazie alla potenza di questi prodotti, allo zoom e alle lame sagomatrici, sono riuscito a coprire tutta l’area recitativa garantendo potenza ed espressione”.
Oltre ai BMFL, il designer ha utilizzato i T1, una macchina che ha apprezzato moltissimo soprattutto per il suo CRI e per il bianco che riesce ad emettere.
Con gli Spiider è riuscito a ricreare perfettamente degli accenti sull’attrezzeria delle varie scene grazie allo zoom a 4° ma anche delle piogge di colore diffuse.
Nell’intervista, Gaetano ci ha raccontato che anche se ormai datato, il DLS4 Profile è stato per lui una grande sorpresa in quella particolare occasione. Senza un vero e proprio ragionamento ma per istinto, ha deciso di montare i 4 DL4S profile, di taglio nelle torrette di sottoponte. Due a destra e due a sinistra a circa 2/2,5 metri da terra. Ha espresso il suo amore per i tagli usati da Giovanni Segantini nelle sue opere e soprattutto in “Le due madri”. Ha aggiunto che i DL4S profile, nonostante una notevole quantità di luce in scena, gli hanno dato la possibilità di esprimere quel tipo di luce.
Il processo creativo è stato guidato dal regista Davide Livermore. “La luce di ogni spettacolo è già nell’idea del regista”, ha sottolineato La Mela. “Il mio compito è stato realizzarla, creando un equilibrio tra luce e immagine digitale.”
La collaborazione con il team artistico è stata fondamentale per il successo dello spettacolo. “Abbiamo lavorato insieme scena per scena, valutando ogni dettaglio luminoso e cromatico e si è creata una sinergia autentica e meravigliosa. La qualità delle macchine distribuite da RM ci ha permesso di raggiungere ogni obiettivo, integrando luce e immagini in modo armonioso.”
Gaetano ha utilizzato in diverse altre occasioni i prodotti dell’azienda ceca e il parere è sempre e solo positivo: affidabilità, qualità della luce emessa, maneggevolezza, ottime funzionalità proposte.
Non è mancata la sua gratitudine per aver avuto l’opportunità di contribuire a quest’opera teatrale.
CREDITS:
Direttore Fabrizio Maria Carminati
Regia e scene Davide Livermore, Eleonora Peronetti
Scenografie digitali D-Wok
Costumi Mariana Fracasso
Luci Gaetano La Mela
Regista assistente Sax Nicosia
Capo reparto elettrico Antonio Alario
Direttore allestimenti scenici Arcangelo Mazza
Nuovo allestimento del Teatro Massimo Bellini
Orchestra e Tecnici del Teatro Massimo Bellini
Foto: Giacomo Orlando
RM Multimedia srl
